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ginecologia
N
egli ultimi anni si è assistito
ad un sensibile incremento
di coppie che non riescono a
realizzare il sogno di avere un
figlio.
Ciò' si evidenzia maggiormente nei paesi
industrializzati, soprattutto per motivi di
natura socio economica, correlati ad una
età sempre più avanzata in cui si inizia a
desiderare e programmare la gravidanza,
per scelte di affermazione nel campo la-
vorativo o, ancora, per le difficoltà econo-
miche che comporta avviare una nuova
famiglia.
Ancora oggi e con maggiore impulso, le-
gato alla crisi economica del mondo oc-
cidentale, intere generazioni di uomini e
donne vedono negato il loro diritto alla
procreazione. Il tutto a causa di una so-
cietà che non ha saputo offrire strutture
di supporto, asili e nidi nei luoghi di lavo-
ro, garanzie reali alle donne in maternità,
sostegno alla genitorialità, possibilità di
lavoro da casa, flessibilità di orari, con-
ciliazione dei tempi per il lavoro di cura:
ovvero per mantenere in contatto con il
mondo del lavoro persone che, impegna-
te in gravidanza e nell’accudire i figli, al
loro rientro si ritrovano spiazzate o de-
contestualizzate.
Nonostante in Italia sia presente una le-
gislazione d’avanguardia, osservata con
interesse anche da altri paesi in merito
alle azioni di tutela per le “mamme”, le op-
donna e riproduzione:
scelte libere, obbligate o negate...
portunità normativamente previste sono
a tutt’oggi disattese, in gran parte, tanto
nel pubblico che nel privato.
Peraltro, i media propagandano una falsa
onnipotenza, in base alla quale, ad ogni
età sembra tutto sia possibile e la fecon-
dità non abbia alcun limite.
In realtà la biologia della riproduzione ci
informa che l’uomo, in quanto mammife-
ro, è strutturato affinché si riproduca in
età giovanile. I migliori ovociti la donna
li rende disponibili nella seconda e ter-
za decade di vita ed oggi, pur essendo,
una quarantenne, nello splendido vigore
di vita e nella massima espressione del-
le sue potenzialità, sociali e relazionali,
può non essere più abbastanza fecon-
da. Sono stati messi a punto una serie di
test, alcuni dei quali anche disponibili sul
web, in grado di valutare la misura della
propria capacità di ovulare e di stimare la
propria riserva ovarica. Ovvero quel pa-
trimonio di uova che è stato assegnato ad
ogni singola donna. Ad esempio il dosag-
gio dell’ormone antimulleriano, correlato
ad altri parametri, quali la conta dei fol-
licoli antrali, inseriti nell’ambito di un no-
mogramma, può farci predire, con buona
approssimazione, l’età in cui una donna
non sarà più in grado di riprodursi.
Da tutto questo, è derivato un nuovo e
sconvolgente approccio, il social free-
zing, ovvero la possibilità di congelare le
proprie uova e poterle, poi, utilizzare nel
giampiero russo
specialista in
ginecologia e ostetricia
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