È un virus molto diffuso e con cui la maggior parte della popolazione viene a contatto entro le prime due decadi di vita. Di solito il primo contagio avviene con un cocktail di virus e con i primi rapporti sessuali. Per fortuna la gran parte riesce, con le proprie difese immunitarie, ad eliminare il virus. In una minima percentuale di casi il virus persiste ed in questi soggetti può determinare alterazioni dello stato di salute delle cellule
Nelle donne l’infezione localizzata alla cervice uterina, può determinare alterazioni delle cellule della cervice uterina e specie alcuni ceppi ad alto rischio di trasformazione, essere il primum movens di una alterazione displastica e poi, a lungo termine, neoplastica.

Esistono dunque diversi tipi di virus: alcuni con un atteggiamento più innocuo ed altri più importanti per la patogenesi del cancro della cervice uterina

 

 

Presso lo studio del dott. Giampiero Russo si esegue il PAP test in fase liquida, che è la forma più evoluta di studio delle cellule del collo dell’utero e si esegue la ricerca del virus HPV e la sua eventuale tipizzazione. Ciò fornisce alla donna un elevato tasso di serenità o, comunque, la informa sull’atteggiamento da tenere per fare prevenzione e Le suggerisce con che frequenza sottoporsi ai controlli.
L’esame consiste in un semplice prelievo di cellule al collo dell’utero con un’apposita spazzolina: è innocuo ed indolore. Il prelievo viene inviato in primari e validati istituti per la lettura con tempi di risposta veloci.

 

 

È consigliata, oltre che prescritta, la vaccinazioni a tutte le adolescenti prima del loro debutto sessuale. Tale forma di prevenzione è anche fortemente consigliata ai giovani maschi in cui l’infezione cronica porta, oltre allo stato di portatore cronico, a possibili danni sulla fertilità riducendo la performance degli spermatozoi.
Anche le donne che hanno già contratto l’infezione possono avvantaggiarsi della vaccinazione dal momento che estende la protezione nei confronti degli altri sottotipi virali.